Vae victis (guai ai vinti)

“Vae vic­tis”, cioè “guai ai vin­ti”, que­ste le paro­le, che la sto­ria attri­bui­sce a Bren­no, re dei Gal­li, pro­nun­cia­te nei con­fron­ti dei Roma­ni, appe­na scon­fit­ti, che ave­va­no osa­to cri­ti­ca­re le moda­li­tà di paga­men­to del tri­bu­to di guer­ra. Ma sono pas­sa­ti 2500 anni da quel­l’e­pi­so­dio e for­se sareb­be anche il momen­to di cam­bia­re atteg­gia­men­to nei con­fron­ti di una sem­pli­ce cri­ti­ca, indi­pen­den­te­men­te se for­mu­la­ta dal­l’op­po­si­zio­ne, da un soste­ni­to­re o da un libe­ro cit­ta­di­no.
Noi sia­mo altro. Anche in que­sto, o for­se soprat­tut­to in que­sto, ci sarem­mo dif­fe­ren­zia­ti, qua­lo­ra al gover­no, e con­ti­nue­re­mo a dif­fe­ren­ziar­ci dal­l’op­po­si­zio­ne. Non può esser né il Sin­da­co, né l’amministrazione e né l’opposizione a sta­bi­li­re che tipo di cri­ti­ca, se ste­ri­le, pre­te­stuo­sa o non costrut­ti­va, un cit­ta­di­no può espri­me­re.
Un pae­sa­no, Mir­ko, nel caso di spe­cie, ha rite­nu­to di espor­re il suo pun­to di vista ed altret­tan­to giu­sta­men­te il Sin­da­co ha rite­nu­to di rispon­der­gli. Non con­di­vi­dia­mo però i toni del­la rispo­sta, se voglia­mo un pae­se più edu­ca­to e meno aggres­si­vo comin­ci lui a dare il buon esem­pio. Non abbia­mo mai con­si­de­ra­to giu­sti­fi­ca­to que­sto atteg­gia­men­to in cam­pa­gna elet­to­ra­le, figu­ria­mo­ci oggi, che è fini­ta, nei con­fron­ti poi, di un libe­ro cit­ta­di­no che ha “osa­to” mani­fe­sta­re il suo disap­pun­to nei con­fron­ti di una situa­zio­ne che, ogget­ti­va­men­te, risul­ta dav­ve­ro poco decorosa.

Idea Comu­ne Por­to Azzurro

Vae victis
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Consiglio Comunale del 29 giugno 2022

Bre­ve reso­con­to del Con­si­glio Comu­na­le di ieri; si trat­ta­va per­lo­più di adem­pi­men­ti di rito, qua­li la con­va­li­da degli elet­ti, il giu­ra­men­to del Sin­da­co, la nomi­na dei com­po­nen­ti del­le com­mis­sio­ni obbli­ga­to­rie di leg­ge.
Gli atti poli­ti­ci riguar­da­va­no la com­po­si­zio­ne del­la giun­ta comu­na­le e sono sta­te con­fer­ma­te le indi­scre­zio­ni: asses­so­ri sono sta­ti nomi­na­ti Mar­cel­lo Tovo­li (vice­sin­da­co con inca­ri­chi rela­ti­vi a Poli­zia Urba­na, traf­fi­co e via­bi­li­tà, comu­ni­ca­zio­ne, cata­sto, recu­pe­ro patri­mo­nio pub­bli­co, ristrut­tu­ra­zio­ne edi­li­zia), Mar­co Mata­ce­ra (dema­nio, por­to, appro­do turi­sti­co e ormeg­gi, sport), Danie­la Gal­let­ti (arre­do e deco­ro urba­no) e Gisel­la Guel­fi (asso­cia­zio­ni­smo, cul­tu­ra, scuo­la, socia­le, ambien­te e ter­ri­to­rio, pro­te­zio­ne civi­le e antin­cen­dio, spet­ta­co­lo e pro­mo­zio­ne turi­sti­ca).
Il pun­to sul­la nomi­na del Pre­si­den­te del Con­si­glio Comu­na­le è sta­ta rin­via­to alla pros­si­ma sedu­ta. Infi­ne, per quan­to riguar­da l’approvazione del­le linee pro­gram­ma­ti­che del­la loro atti­vi­tà, la vota­zio­ne ha visto, natu­ral­men­te, il nostro voto con­tra­rio.
Tut­ta la sedu­ta, nono­stan­te la buo­na par­te­ci­pa­zio­ne di pub­bli­co, si è svol­ta in un cli­ma fred­do, qua­si come fos­se un adem­pi­men­to fasti­dio­so, ma giu­sta­men­te il Con­si­glio non è un par­ty. Ci sono sta­ti, è vero, i com­pli­men­ti per tut­ti gli elet­ti, più “dovu­ti” che sen­ti­ti. Ma non chie­dia­mo cer­to né sor­ri­si né appro­va­zio­ni. Il rispet­to, quel­lo sì, quel­lo ci è dovu­to, anche se come prin­ci­pio (con la man­ca­ta mes­sa a dispo­si­zio­ne, nei tem­pi pre­vi­sti dal rego­la­men­to, del­la car­tel­li­na di mag­gior inte­res­se e con l’inizio del Con­si­glio Comu­na­le con con­si­de­re­vo­le ritar­do) direi che non ci sia­mo ma, se ci fos­se la volon­tà, si potreb­be miglio­ra­re.
Se ci fos­se la volon­tà, appunto.

Enri­co Toniet­ti
Con­si­glie­re Comu­na­le, Grup­po Idea Comu­ne
@enricotonietti

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Opposizione, comunicazione, lavoro di squadra. Per una idea comune di cambiamento.

Ci sia­mo can­di­da­ti per­ché ave­va­mo un’i­dea diver­sa di pae­se, di ammi­ni­stra­zio­ne e di rap­por­to con i cit­ta­di­ni. Un’i­dea che ha con­vin­to la qua­si metà del­la popo­la­zio­ne chia­ma­ta al voto in una tor­na­ta elet­to­ra­le con­trad­di­stin­ta da una note­vo­le par­te­ci­pa­zio­ne. Non abbia­mo vin­to, que­sto è evi­den­te, ma i nume­ri han­no comun­que un note­vo­le signi­fi­ca­to. Ci sia­mo can­di­da­ti per cam­bia­re non solo i vol­ti, le per­so­ne, ma l’in­te­ra cul­tu­ra ammi­ni­stra­ti­va. Per inno­va­re e pro­muo­ve­re, per crea­re nuo­vi e più for­ti lega­mi, per ren­de­re Por­to Azzur­ro miglio­re e più com­pe­ti­ti­vo. La scon­fit­ta non deve tut­ta­via fre­na­re la pas­sio­ne e l’en­tu­sia­smo, spe­cie quan­do si trat­ta di una scon­fit­ta di così stret­ta misu­ra.
Il pri­mo e più for­te segna­le di cam­bia­men­to è man­te­ne­re ciò che è sta­to pro­mes­so, ben­ché in for­ma neces­sa­ria­men­te diver­sa, per quel­lo che è il ruo­lo e quel­le che sono le fun­zio­ni di un’opposizione.
La pro­mes­sa va cioè rifor­mu­la­ta e ria­dat­ta­ta pas­san­do da un pro­gram­ma elet­to­ra­le ad uno di lavo­ro: non si trat­ta più di rea­liz­za­re ma pro­por­re e in caso di scel­te ammi­ni­stra­ti­ve discu­ti­bi­li, di con­tra­sta­re con ogni stru­men­to e mez­zo a dispo­si­zio­ne. Un’opposizione costrut­ti­va ma dura, che non fa scon­ti e che non teme il con­fron­to.
C’è tut­ta­via un pia­no sul qua­le ci sia­mo distin­ti ed un pun­to car­di­ne del­la nostra azio­ne poli­ti­ca: la comu­ni­ca­zio­ne. Ed è per que­sto che annun­cia­mo la nasci­ta del sito web di Idea Comu­ne, l’organo uffi­cia­le di infor­ma­zio­ne e la casa di tut­ti colo­ro che vor­ran­no accom­pa­gnar­ci e lavo­ra­re al nostro fian­co in que­sti cin­que anni. Anni in cui dimo­stre­re­mo costan­za e com­pe­ten­za, ren­den­do dispo­ni­bi­li alla popo­la­zio­ne stru­men­ti inno­va­ti­vi di par­te­ci­pa­zio­ne atti­va e inte­ra­zio­ne.
Sia­mo qui per costrui­re un nuo­vo futu­ro e non per ripe­te­re gli erro­ri di un pas­sa­to che cono­scia­mo fin trop­po bene. Sia­mo qui per man­te­ne­re una pro­mes­sa. Per­ché noi sia­mo altro e sia­mo pron­ti a dimostrarlo.

Idea Comu­ne Por­to Azzurro

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